Parametri qualitativi dell’aria e stato di salute dell’aria interna ed esterna

Da sempre i parametri del confort degli ambienti sono stati identificati quali:

  • Temperatura ambiente
  • Umidità
  • Qualità dell’aria

Se la prima è sempre stata al centro dell’attenzione nella progettazione degli edifici nel corso dei secoli, negli ultimi decenni si è fatta attenzione al controllo dell’umidità, anche in funzione della richiesta di climatizzazione estiva, in cui il controllo dell’umidità è fondamentale. L’ultimo parametro, ovvero la qualità dell’aria, soprattutto per gli edifici residenziali è stato sempre messo in secondo piano. In questi giorni però di look-down ci stiamo rendendo conto di quanto la qualità dell’aria che respiriamo sia importante per la salute.

Nel 1998 l’EPA (Environmental Protection Agency  USA), attraverso l’IEMB (Indoor Environment Management Branch) ha confrontato il livello di concentrazione/esposizione a numerosi inquinanti dell’aria registrato in ambienti indoor con il livello registrato in ambienti outdoor. L’analisi dei dati ha confermato che le concentrazioni indoor rispetto a quelle outdoor sono generalmente da 1 a 5 volte maggiori, e che l’esposizione indoor è da 10 a 50 volte superiore all’esposizione outdoor.

Quindi, immettere aria rinnovata negli ambienti indoor è fondamentale per il benessere, ma come farlo?

Una soluzione da sempre attuata è l’apertura delle finestre, ma questo genera una grossa dispersione di energia, disperdendo verso l’esterno calore, oltre a non avere un controllo dell’efficacia del ricambio e della quantità d’aria ricambiata.

Sistemi impiantistici più o meno evoluti consentono un controllo puntuale dei parametri dell’aria indoor, un corretto e continuo ricambio con contestuale recupero dell’energia termica. Questi sistemi sono detti impianti di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC).

Essi prelevano l’aria dagli ambienti meno nobili, quali bagni e cucine, espellendola all’esterno e prendono l’aria di rinnovo all’esterno e la immettono negli ambienti più nobili, quali camere e soggiorni.

Gli impianti sono costituiti da una macchina dotata di ventilatori per l’estrazione e l’immissione dell’aria e da un recuperatore di calore per appunto recuperare il calore nell’aria che andiamo ad espellere e cederlo all’aria prelevata dall’esterno e che andiamo ad immettere, senza mescolare i flussi.

L’aria trattata viene convogliata nei locali dell’abitazione attraverso canalizzazioni rigide e flessibili e diffuse nei locali da bocchette di immissione con lancio dell’aria controllata per non creare flussi fastidiosi.

Le canalizzazioni, se non mantenute e comunque con l’andare del tempo, possono contenere depositi di polvere e impurità presenti nell’aria e “sfuggiti” ai filtri tradizionali presenti nelle principali tipologie di unità VMC.

Quest’ultimo argomento è di forte attualità in quanto terreno fertile per la prolificazione di batteri e virus. Il pulviscolo atmosferico è un vettore per i virus e quindi la diffusione nell’aria.

Pertanto, se da una parte è estremamente necessario rinnovare l’aria degli ambienti, dall’altra dobbiamo comunque assicurarci che quest’aria sia sana e controllata.

Quindi come agire?…. alla prossima!

Ing. Alessandro Galetto